BlogNatale 2024

Lettera di Don Mattia ai parrocchiani di Sanguinetto e Concamarise

La luce gentile di Dio ha vinto le tenebre dell’arroganza umana

Così parlava Papa Francesco durante l’omelia della S.Notte del Natale del 2019. Parole che nel contesto odierno fatto di guerre persistenti e fratricide risuonano più che mai attuali. L’odio e la violenza, che ogni giorno attraverso i mezzi di comunicazione riempiono i nostri occhi e le nostre orecchie, sembrano ormai prevalere sulla logica del rispetto e del riconoscimento della
dignità di ogni uomo e donna, e così spesse volte il mondo attuale sembra indurci allo scoraggiamento sul piano sociale, familiare e anche personale. Eppure, è proprio nel buio che ancora di più risplendono le luci e diventano motore per il nostro cammino, proprio come ha scritto il nostro Vescovo Domenico nella sua Lettera alla Chiesa di Verona per questo anno 2024-2025: “In un tempo di oscurità data dalle guerre e dalla violenza sulle persone e
sull’ambiente, sento il bisogno di raccogliere perle di luce. La notte del mondo avanza, ma non potrà coprire la terra finché ci saranno alcuni che sanno raccogliere luce”.
Cari fratelli e sorelle di Sanguinetto e Concamarise, è la luce della fede che ancora oggi bussa alle porte del nostro cuore per illuminare i nostri occhi affinché possiamo cogliere i numerosi germogli di speranza che continuano a dirci che questa storia, così com’è, con le sue contraddizioni e sofferenze, eppure è e non smette di essere una storia benedetta dall’Amore di Dio per noi. Siamo alla soglia del grande Giubileo che la Chiesa ci offre di vivere a 2025 anni di distanza da quell’evento che ha cambiato per sempre il cuore della storia, occasione per riscoprire e fare nuovamente nostro il grande dono della fede ricevuta nel battesimo e che il Natale racchiude e dischiude ogni anno per noi: il Dono dei doni, il Dio fatto uomo per amore mio, per amore tuo, per amore nostro, per amore di ciascuno dei suoi figli. E in questo, come ci ricorda il Santo Padre Francesco nella Bolla di indizione Spes non confundit, «è necessario porre attenzione al tanto bene che è presente nel mondo per non cadere nella tentazione di ritenerci sopraffatti dal male e dalla violenza. Ma i segni dei tempi, che racchiudono l’anelito del cuore umano, bisognoso della presenza salvifica di Dio, chiedono di essere trasformati in segni di speranza».
Ecco dunque il mio augurio per questo Santo Natale che invoco dal Signore e che faccio a ciascuno di noi, alle nostre famiglie, a chi si riconosce nella Luce del Bambinello di Betlemme che viene ancora una volta per noi: essere uomini e donne, giovani e anziani, cercatori e promotori di luce, germogli concreti di speranza, generatori creativi di luce e felicità piena.
È la luce che il buio attende, così come la notte attende il giungere del giorno attraverso l’aurora. Portiamo dunque, cari parrocchiani, la luce della nostra fede nelle tante situazioni di buio che toccano anche le nostre famiglie e le nostre comunità civili ed ecclesiali, senza dimenticarci prima di aprire a lui il nostro cuore e la nostra vita per essere così piccole, umili ma coraggiose lanterne che custodiscono e diffondono nel mondo quel dono prezioso che il
Natale rinnova a noi: la luce che è Cristo Signore.

Buon e Santo Natale a tutti!

Don Mattia Compri

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